mercoledì 10 febbraio 2010

NO LINE ON THE HORIZON

Da due giorni sto ascoltando fin quasi allo stordimento 'No line on the horizon' degli U2.
Non l'ho preso adesso! L'ho comprato, probabilmente, lo stesso giorno che è arrivato nei negozi, al massimo quello dopo!
Ma, se pure l'ho sentito subito e innumerevoli volte da allora, credo di non averlo mai ascoltato veramente, di non essermi mai resa conto di quanto è bello.
I cambiamenti, le 'innovazioni', per avere senso, devono venir fuori dall'animo dell'artista.
Certe volte, la maturazione di questi frutti è rapida, altre volte impiega più tempo.
E' innegabile che i suoni di 'No line on the horizon' fossero già presenti in 'All that you can't leave behind' e in 'How to dismantle an atomic bomb', ma erano ancora acerbi e arrivavano strani all'orecchio.
Questi no.
Anche se, sulla scia dei due album precedenti, che pure dichiarano chiaramente il percorso che i loro autori sono intenzionati a seguire, possono essere stati fraintesi, sottovalutati.
Credo, invece, che 'No line on the horizon' possa, giustamente, raccogliere il testimone da 'Achtung baby'.
(E entrare, con esso e con 'Rattle and hum', singole canzoni a parte, tra i miei preferiti! ;))) )
La 'linea' che oscurava l'orizzonte non c'è più! :DDD


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