Anzi, non solo scritta, ma progettata e disegnata: per esercizio, al corso di lingua inglese, tanti anni fa.
(Ce l'ho ancora, l'ho ritrovata, per caso, mettendo in ordine! ;PPP)
Il destinatario era reale, però!
E, spedita o no, è stata l'unica volta in cui San Valentino ha avuto il suo senso.
E' la festa degli innamorati, non dei fidanzati!
Le due cose non sono né equivalenti né conseguenziali, anche se si professa il contrario!
Le Valentine servivano, appunto, a comunicare, all'oggetto del proprio amore, il sentimento fino a quel momento taciuto.
Era un'usanza bellissima, e questi bigliettini si sono rivelati essere, talvolta, delle vere e proprie opere d'arte, e pezzi di storia personale e sociale.
Credo sia stata la magnificazione della 'concretezza' di un rapporto come il fidanzamento, unita alla 'consumistica' idea del non fare regali 'a perdere', a far decadere quest'usanza.
Senza togliere merito ai sentimenti di chiunque, ne è derivato un impoverimento dei sentimenti stessi.
Per mandare una Valentina, non basta innamorarsi, ci vuole coraggio. E questo manca perché c
i si 'dichiara' solo se si è certi della risposta dell'altro, senza pensare che, tante volte, quest' 'altro' non è minimamente consapevole della reazione che provoca in 'quel' particolare individuo.Non è disdicevole, poi, sapere che esiste qualcuno per cui si è più importante di tutto ciò che è importante.
E non è necessario dover ricambiare il sentimento: fa parte del 'gioco' l'accettare questa possibilità.
In Giappone, insegnano manga e anime, c'è l'usanza, da parte delle ragazze, di donare cioccolato, ai ragazzi che piacciono loro, il giorno di San Valentino. Un mese dopo, nel White day, il ragazzo che ha accolto la implicita dichiarazione, ricambia.
La trovo un'usanza equivalente, in un certo senso, alle Valentine. :)))
Che, in verità, centenaria, non mi sarebbe dispiaciuto avessero impegnato lunghe ore del mio tempo ad essere tirate fuori, quelle ricevute e le minute di quelle inviate, da una scatola lievemente profumata nascosta sul fondo del cassetto della biancheria per ricordare (la memoria, per certe cose, non si perde mai!) volti e sentimenti ispirati da mittenti e destinatari delle stesse.
Perché una cosa è certa: se l'amore dura per sempre, l'innamoramento non finisce mai! :)))
Nessun commento:
Posta un commento