martedì 11 maggio 2010

L'altra "ANNETTA"

E' quella di carta stampata, creatura di Rocco Lombardi.
Sono quasi coetanee, le due 'Annetta'.
La mia è del novembre 2008, quella di Rocco Lombardi, come leggo sulla copia che ho tra le mani è dell'aprile 2009. La gestazione di entrambe credo si perda all'indietro.
Devo dire che, ritrovarmi il nome 'stampato' su un banchetto del Comicon 2009 mi sorprese non poco, e, incuriosita, sfogliai il libricino, tentata di comprarlo, ma già carica di acquisti.
"Va be', lo prendo domani, insieme a 'Il gusto del cloro!' ", mi dissi, e il 25 aprile fu impossibile entrare a Castel Sant'Elmo!
Luccacomics dello stesso anno è stata la visita di un pomeriggio, e gli acquisti in sospeso sono rimasti tali.
Nel frattempo un post di Rocco Lombardi che ha trovato il mio nome sul blog di un amico comune ha fatto crescere la mia curiosità nei confronti di quelle pagine appena sfogliate.
Ho cominciato a cercare la sua "Annetta" (Nicola Pesce Editore) in giro per fumetterie e librerie, ma non l'ho trovata!
E, come per altre cose non disponibili al momento, le difficoltà per mandarla a prendere mi hanno un po' scoraggiata.
Meglio internet, allora!
Ma la spedizione costa, e di solito cerco di abbinare in una di esse più soggetti, ma con "Annetta" non mi riusciva.
Il Comicon 2010, però, si avvicinava e ho deciso per quest'ultimo tentativo, prima della spedizione singola!
"Annetta" è stato il primo acquisto! :DDD
E, finalmente, ho potuto gustare una storia tenera, anche se per certi aspetti crudele, ma soprattutto intelligente.
Confermo una risposta già data, solo in base all'impressione avuta sfogliando il libro al banchetto, a Rocco Lombardi: nell'amore per gli animali, le due Annetta si somigliano.
Certo, le sue azioni di protesta non sono le mie, ma non mi sono mai posta il problema di cosa pensassero quelli che mi vedevano raccogliere per strada, in piena città, un vespone (non il dueruote!!! ma la massiccia, eppur elegante, bestiola a strisce gialle e marrone, che riempie quasi il palmo della mia mano!) o una cavalletta, disorientati e storditi dal traffico, per portarli in un luogo 'sicuro'. (Per fortuna, boschi e giardini, qui non mancano!!!)
O di salvare dalle acque del mare un'ape! O da un secchio una farfalla! (Le farfalle sono animaletti riconoscenti! ve lo assicuro! :))) )
Ritengo poi che la caccia serva a procurarsi il cibo solo quando non c'è nessun altro modo di farlo, e, per nessuna ragione, l'uccidere un qualsiasi animale, può essere considerato uno 'sport'!
"Annetta", però, non racconta solo una storia di amore senza limiti per gli animali: racconta la vita di una persona che vede il mondo non con gli occhi della maggioranza, ma, nel rispetto della vita che la circonda, coi propri, e questo le permette di attribuire valori 'diversi' e più solidi alla vita stessa.
Lo ritengo un inno a una 'sana' diversità, ma, allo stesso tempo, è pure una denuncia della solitudine e dell'incomprensione di cui 'chi non si adegua' al pensare, all'agire, comune, è vittima.

1 commento:

rocco lombardi ha detto...

ciao Annetta!
mi piacerebbe scriverti una mail, come posso avere il tuo indirizzo?