mercoledì 5 maggio 2010

NERO

Il colore dell'edizione 2010 del Comicon.
Non è un colore che mi dispiace, anzi! Il nero su bianco è, per me, il colore, appunto, del fumetto.
Certo, altre combinazioni di tinte mi sono piaciute, vedi il già citato 'Banana Fish', o 'Ferragosto' (by Luca Genovese per la Black Velvet Editrice), ma quella rimane sempre la mia preferita.
Ammetto, però, che il tinta su tinta, a gradazione, o con un paio di colori sofficemente predominanti, mi piacciono, perché funzionano come aggiungere il grigio e/o i retini.
Comunque è sempre l'equilibrio del tutto a essere gradito all'occhio.
Cosa, questa, che trovo di difficile riuscita, quando i colori sono tanti e le sfumature troppe.
Vengono fuori disegni belli come foto, ma il fumetto si appesantisce.
Per come la vedo io, almeno!
Certo, Topolino è a colori! E ne ho letti! Però era un colore 'statico', e l'attenzione si fermava sull'immagine!
Ne ricordo uno in cui il colore, per un difetto di stampa, mancava interamente, nelle storie. Sorpresa in sé a parte, è stato uno dei miei preferiti!
Il colore, messo in un certo modo, dà movimento, e il movimento ha bisogno di uno spazio più ampio, sulla pagina. Questo non sempre è disponibile, e mi ritrovo a preferire l'animazione 'vera'.
Ovviamente questa considerazione non mi impedisce di leggere avidamente 'The Authority'! ;DDD
Ma è l'unica eccezione!
Riguardo un certo tipo di fumetto, almeno, perché, quando le scene sono una successione di piccoli, semplici quadri, il colore, discreto ed essenziale, non stona e non infastidisce, ma anzi, racconta.
Mi viene in mente 'Il gusto del cloro', di Bastien Vivès (Black Velvet Editrice), la cui copia che ho finalmente tra le mani, è impreziosita da un disegno dedicato che è un piccolo regalo per l'anno passato a cercarlo fra librerie e fumetterie!
Trovo poi strano proporre, in particolari occasioni, a colori, storie che sono nate e vivono benissimo in bianco e nero. Ai miei occhi è come se le si snaturasse! Ma tant'è! ;PPP
Resto sempre dell'idea, eccezioni confermate a parte, che nero su bianco è il classico che non stanca: semplice, diretto e essenziale, adatto, per le infinite combinazioni di tratti, a qualsiasi storia.


E la manifestazione in sé?
Beh, dividerla fra Castel Sant'Elmo e la Mostra d'Oltremare ha certamente risolto il problema degli spazi affollati al castello, ma, indubbiamente non è una cosa pratica, coprire, a una certa velocità, una notevole distanza, nonostante i collegamenti efficienti. Implica scelte che potrebbero essere diverse in uno spazio più raccolto. ;)))

2 commenti:

ElleGGì ha detto...

belle foto!
anche io prediligo il bianco e nero.

a presto che ti leggo, ciao!

annetta ha detto...

Chiisà perchè lo immaginavo! ;DDDDD
Grazie!!! ;)))
Le api nere ronzavano sul terrazzo e così...;PPP
Fai con comodo! :)))
a.