E invece no!
Giorni fa, trovandomi in zona, ho cercato, con gli occhi, questo portoncino, da cui si saliva nel piccolo appartamento dove viveva, insieme a una cugina, una mia collega del primo anno di università, perché, per la sua particolarità, avevo eletto questo luogo a scenario di una parte della storia, e... non l'ho trovato!
Non c'era più!
Andavo di fretta e ho pensato di aver fatto confusione: magari era qualche metro più su...
Poi, però, ci sono tornata e l'ho cercato, ispezionando, metro per metro il tratto di strada, sotto gli occhi sospettosi degli abitanti della zona: non c'era!
Non c'è! Non c'è più!
C'è solo una macchia di colore diverso, sul muro, al di sopra del basamento. E' della dimensione giusta, però, e, più sopra, un po' a lato, ci sono le finestre di una scala.
Per quanto mi sia resa conto di quel che era successo (l'accesso all'edificio, dalla piazza, è stato soppresso) la sensazione di essere Dylan Dog che, il mattino dopo cerca, senza risultato, il negozio di Safarà non mi abbandonava!
E continuavo a chiedermi: 'ma quando è sparito, se in questa zona ci passo almeno una volta a settimana da decenni?'
Non lo so!
Me l'hanno fatta sotto gli occhi! ;PPP
Vero è che la storia che sto scrivendo parla di entità che diventano più o meno visibili, più o meno vive, ma non sparisce nessun portone!
Invece mi tocca riscrivere il pezzo!
Spostare tutto più su, e poi avanti e indietro, di una trentina di metri!
Una seccatura! Ma, in fondo, non più di un quarto d'ora di lavoro!
Quello che mi infastidisce davvero è che quel posto non ci sia più!
Trasformato, per l'indubbia utilità di qualcuno che, senza neanche me ne accorgessi, ha stracciato il pezzo ancora da scrivere di una delle pagine della mia memoria!
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