La cosa che ti colpisce di più, nelle foto riprodotte nella mostra, è quanto siano vari e vividi i colori. Poi ci sono le espressioni dei soggetti ritratti.
Quindi ci sono le situazioni, le scene.
E c'è lo spazio, le immagini riflesse che prendono corpo più di quelle di cui sono immagine, e c'è la guerra, ma c'è pure la quotidianità di mondi in cui non ci rispecchiamo.
L'allestimento è curato, ma forse l'entità delle opere avrebbe avuto bisogno di un maggiore spazio per apprezzarle le stesse nella giusta luce e alla giusta distanza, indipendentemente, ma pure volendo tenerne conto, dalla quantità di visitatori.
E c'è lo spazio, le immagini riflesse che prendono corpo più di quelle di cui sono immagine, e c'è la guerra, ma c'è pure la quotidianità di mondi in cui non ci rispecchiamo.
L'allestimento è curato, ma forse l'entità delle opere avrebbe avuto bisogno di un maggiore spazio per apprezzarle le stesse nella giusta luce e alla giusta distanza, indipendentemente, ma pure volendo tenerne conto, dalla quantità di visitatori.
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